Offerta gastronomica
Le tradizioni culinarie di una trattoria a conduzione familiare con un menù che si rifà alla cucina locale con piatti stagionali di giornata.
11 lokal ang nagrerekomenda
Al Rustichello di Marozzi Erm
21 Via MaggioreLe tradizioni culinarie di una trattoria a conduzione familiare con un menù che si rifà alla cucina locale con piatti stagionali di giornata.
Raflo' - sapori di casa
110 Via MaggioreRosticceria d'asporto con prodotti fatti in casa e verdure fresche.
La bottega di Olivia
189 Via MaggioreCucina vegana e pesce da asporto.
una bottega nel borgo un punto macrobiotico
n149 Via MaggioreCucina macrobiotica
Fricandò
7 Via MaggioreBar e cucina tradizionale romagnola
Ristorante Pizzeria La Corte
62 Via MaggioreOttima pizza
Locale storico con buona cucina. consiglio aperitivo con piadina ed affettati.
58 lokal ang nagrerekomenda
Ristorante Ca' de Vèn
24 Via Corrado RicciLocale storico con buona cucina. consiglio aperitivo con piadina ed affettati.
Al Cairoli
16 Via CairoliCucina tipica romagnola.
Giornata di mare a Marina Romea con pranzo. Molto valido anche per cene. Ottimi i crudi.
6 lokal ang nagrerekomenda
Boca Barranca
301 Viale ItaliaGiornata di mare a Marina Romea con pranzo. Molto valido anche per cene. Ottimi i crudi.
Fresco, Cocktails & Tapas
51 Via IV NovembreBar , Cocktails and tapas
ristorante pizzeria Babaleus
7 Vicolo GabbianiOttima pizza
Darsena PopUp
Via dell' AlmagiàLocale giovane.
Soul Club Ravenna non è solo un locale dove bere e mangiare, è un progetto unico che unisce l’esperienza del viaggio e del passato al Food & Drinks.
8 lokal ang nagrerekomenda
S Club
48 Via ZaraSoul Club Ravenna non è solo un locale dove bere e mangiare, è un progetto unico che unisce l’esperienza del viaggio e del passato al Food & Drinks.
Indoor Market
6 Piazza Andrea CostaVari bar e botteghe per fare la spesa.
Visite turistiche
Voluta dal vescovo Ecclesio al ritorno da un viaggio a Costantinopoli nel 525 e finanziata da Giuliano Argentario, la basilica fu edificata su un sacello del V secolo (intitolato a san Vitale) e consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano, committente delle decorazioni interne.
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Basilica ng San Vitale
17 Via San VitaleVoluta dal vescovo Ecclesio al ritorno da un viaggio a Costantinopoli nel 525 e finanziata da Giuliano Argentario, la basilica fu edificata su un sacello del V secolo (intitolato a san Vitale) e consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano, committente delle decorazioni interne.
Considerato da molti come uno dei tesori più preziosi della città, il MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA è uno degli edifici più antichi di Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996.
Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale.
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Mausoleo ni Galla Placidia
17 Via San VitaleConsiderato da molti come uno dei tesori più preziosi della città, il MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA è uno degli edifici più antichi di Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996.
Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale.
Fu eretta da Teodorico, re dei Goti, tra il 493 e il 526, quale basilica palatina. Nonostante l’origine cultuale ariana, la decorazione musiva interna testimonia due fasi esecutive:attorno al 561, dopo la cacciata dei Goti dalla città,la chiesa fu convertita all’ortodossia cattolica (Editto di Giustiniano) e intitolata al vescovo di Tours, divenendo San Martino «in Ciel d’oro» (per lo splendore del suo soffitto a cassettoni dorati). Da qui, la damnatio memoriae di alcuni personaggi della corte teodoriciana, abrasi dal Palatium che li incorniciava per essere sostituiti da tende; ancora oggi questa rimozione è testimoniata da alcuni lacerti musivi (resti di mani). La basilica acquisì il titolo di «Sant’Apollinare» solo a metà del secolo IX, allorché le reliquie del protovescovo furono qui traslate dall’omonimo tempio di Classe, non più sicuro a causa delle frequenti incursioni dei pirati; proprio per distinguersi dalla basilica suburbana, quella cittadina fu allora detta «Nuovo».
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Basilica ng Sant'Apollinare Nuovo
53 Via di RomaFu eretta da Teodorico, re dei Goti, tra il 493 e il 526, quale basilica palatina. Nonostante l’origine cultuale ariana, la decorazione musiva interna testimonia due fasi esecutive:attorno al 561, dopo la cacciata dei Goti dalla città,la chiesa fu convertita all’ortodossia cattolica (Editto di Giustiniano) e intitolata al vescovo di Tours, divenendo San Martino «in Ciel d’oro» (per lo splendore del suo soffitto a cassettoni dorati). Da qui, la damnatio memoriae di alcuni personaggi della corte teodoriciana, abrasi dal Palatium che li incorniciava per essere sostituiti da tende; ancora oggi questa rimozione è testimoniata da alcuni lacerti musivi (resti di mani). La basilica acquisì il titolo di «Sant’Apollinare» solo a metà del secolo IX, allorché le reliquie del protovescovo furono qui traslate dall’omonimo tempio di Classe, non più sicuro a causa delle frequenti incursioni dei pirati; proprio per distinguersi dalla basilica suburbana, quella cittadina fu allora detta «Nuovo».
Attorno alla metà del secolo V, il vescovo Neone (450-475) decise di rifare la copertura del battistero della Cattedrale, che il vescovo Orso aveva eretto qualche decennio prima (da qui il nome di basilica Ursiana, poi ricostruita nel Settecento).
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Baptistryo ng Neon
1 Piazza DuomoAttorno alla metà del secolo V, il vescovo Neone (450-475) decise di rifare la copertura del battistero della Cattedrale, che il vescovo Orso aveva eretto qualche decennio prima (da qui il nome di basilica Ursiana, poi ricostruita nel Settecento).
I mosaici della cappella si ascrivono all’epoca del vescovo Pietro II (494-519), in pieno periodo teodoriciano, all’epoca della coesistenza a Ravenna di due confessioni religiose: quella ariana e quella ortodossa (cattolica). Il sacello divenne parte integrante del museo, allorché nei primi decenni del secolo XVIII il vescovo Maffeo Nicolò Farsetti (1727-1741), dopo aver demolito e ricostruito la basilica Ursiana, decise di raccogliere in un luogo apposito i mosaici, le lapidi, le epigrafi e i capitelli che in essa erano conservati. Oggi, tra i numerosi pezzi di pregio del museo, troviamo la Cattedra eburnea di Massimiano, l’ambone proveniente dalla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, una statua tardo-antica acefala, clamidata, in porfido (probabilmente raffigurante un imperatore, di incerta identificazione), un calendario pasquale in marmo del VI secolo, la Croce in argento del vescovo Agnello (VI secolo), i mosaici dell’abside dell’antica cattedrale Ursiana, una pianeta del X secolo e alcune pale d’altare di epoca «moderna».
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Archbishop's Chapel of St. Andrew
1 P.za ArcivescovadoI mosaici della cappella si ascrivono all’epoca del vescovo Pietro II (494-519), in pieno periodo teodoriciano, all’epoca della coesistenza a Ravenna di due confessioni religiose: quella ariana e quella ortodossa (cattolica). Il sacello divenne parte integrante del museo, allorché nei primi decenni del secolo XVIII il vescovo Maffeo Nicolò Farsetti (1727-1741), dopo aver demolito e ricostruito la basilica Ursiana, decise di raccogliere in un luogo apposito i mosaici, le lapidi, le epigrafi e i capitelli che in essa erano conservati. Oggi, tra i numerosi pezzi di pregio del museo, troviamo la Cattedra eburnea di Massimiano, l’ambone proveniente dalla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, una statua tardo-antica acefala, clamidata, in porfido (probabilmente raffigurante un imperatore, di incerta identificazione), un calendario pasquale in marmo del VI secolo, la Croce in argento del vescovo Agnello (VI secolo), i mosaici dell’abside dell’antica cattedrale Ursiana, una pianeta del X secolo e alcune pale d’altare di epoca «moderna».
Cathedral of the Resurrection of Jesus Christ
1 Piazza DuomoBasilica of Saint John Baptist
45 Via Girolamo RossiSan Giovanni Evangelista, Ravenna
Viale Luigi Carlo FariniLa tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco.
48 lokal ang nagrerekomenda
Libingan ni Dante
9 Via Dante AlighieriLa tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco.
Basilica di San Francesco
3 Piazza S. FrancescoAlle porte del piccolo abitato di Classe, a circa 8 km a sud di Ravenna, si erge uno degli otto monumenti che compongono il sito Unesco della città: è la grandiosa e solenne BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE con il suo caratteristico campanile cilindrico.
Nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica fu edificata su una precedente area cimiteriale in uso tra la fine del II e l’inizio III secolo d.C. dove sembra avesse trovato sepoltura lo stesso protovescovo.
A finanziarla fu Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ursicino (533 – 536 d.C.) ma fu consacrata solo qualche anno dopo (549 d.C.), sotto l’arcivescovado di Massimiano.
Imponente e maestosa, con una facciata alta 30 metri e lunga quasi il doppio, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta.
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Basilica di Sant'Apollinare in Classe
224 Via Romea SudAlle porte del piccolo abitato di Classe, a circa 8 km a sud di Ravenna, si erge uno degli otto monumenti che compongono il sito Unesco della città: è la grandiosa e solenne BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE con il suo caratteristico campanile cilindrico.
Nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica fu edificata su una precedente area cimiteriale in uso tra la fine del II e l’inizio III secolo d.C. dove sembra avesse trovato sepoltura lo stesso protovescovo.
A finanziarla fu Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ursicino (533 – 536 d.C.) ma fu consacrata solo qualche anno dopo (549 d.C.), sotto l’arcivescovado di Massimiano.
Imponente e maestosa, con una facciata alta 30 metri e lunga quasi il doppio, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta.
Il porto romano di Classe è stato uno dei principali scali portuali del mondo antico. Posizionato all’imboccatura del porto-canale a circa 4 km dalla città di Ravenna, raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo, periodo in cui, con capitale Ravenna, la Civitas Classis assunse una funzione fondamentale come sbocco commerciale e militare sul mare, a quel periodo risale l’impianto urbanistico di strade ed edifici visibile ancora oggi.
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Old Port of Classe - Parco Archeologico di Classe
Il porto romano di Classe è stato uno dei principali scali portuali del mondo antico. Posizionato all’imboccatura del porto-canale a circa 4 km dalla città di Ravenna, raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo, periodo in cui, con capitale Ravenna, la Civitas Classis assunse una funzione fondamentale come sbocco commerciale e militare sul mare, a quel periodo risale l’impianto urbanistico di strade ed edifici visibile ancora oggi.
Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre.
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Mausoleum ng Theodoric
14 Via delle IndustrieIl Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre.
Basilica di Santa Maria in Porto
19 Via di RomaCHIESA DI SANTA EUFEMIA
Via Gian Battista BarbianiMirabilandia
km 162 km 162Museo TAMO
2 Via Nicolò RondinelliMuseo ng Sining ng Ravenna
13 Via di RomaMostre varie
Biblioteca Casa di Oriani
26 Via Corrado RicciBiblioteca storica.
Comacchio
Informazioni sulla città/località
Cesenatico
Porto canale molto caratteristico , con locali e ristoranti.
Le Guide ai Quartieri
Via Camillo Benso Cavour
Via Camillo Benso CavourLa via dello shopping.