La guida di Messina

Giuseppe
La guida di Messina

Visite turistiche

Costruito al tempo dei Normanni, fu consacrato dall’Arcivescovo Berardo nel 1197, alla presenza dell’imperatore Enrico VI di Svevia e la regina Costanza d’Altavilla. La sua storia, travagliata, lo vide protagonista di ripetute distruzioni e ricostruzioni. A partire dal 1300 la Cattedrale di Messina visse un periodo di rinnovamento e arricchimento decorativo, che durò per diversi secoli. Nel XIV secolo, per volere dell’Arcivescovo Guidotto de Habiate, furono realizzati i mosaici dei catini absidali e tra i sec. XIV e XVI furono realizzati i portali e i rivestimenti marmorei della facciata. Nel ‘500 fu iniziata la realizzazione delle cappelle dell’Apostolato e fu eseguito il pavimento marmoreo. Verso la fine del ‘600 furono introdotti nuovi elementi architettonici e decorativi di gusto tipicamente barocco, che alterarono notevolmente le linee originarie del tempio. Sito: https://www.messinarte.it/duomo-di-messina/
57 lokal ang nagrerekomenda
Astronomical Clock ng Katedral ng Messina
Piazza Duomo
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Costruito al tempo dei Normanni, fu consacrato dall’Arcivescovo Berardo nel 1197, alla presenza dell’imperatore Enrico VI di Svevia e la regina Costanza d’Altavilla. La sua storia, travagliata, lo vide protagonista di ripetute distruzioni e ricostruzioni. A partire dal 1300 la Cattedrale di Messina visse un periodo di rinnovamento e arricchimento decorativo, che durò per diversi secoli. Nel XIV secolo, per volere dell’Arcivescovo Guidotto de Habiate, furono realizzati i mosaici dei catini absidali e tra i sec. XIV e XVI furono realizzati i portali e i rivestimenti marmorei della facciata. Nel ‘500 fu iniziata la realizzazione delle cappelle dell’Apostolato e fu eseguito il pavimento marmoreo. Verso la fine del ‘600 furono introdotti nuovi elementi architettonici e decorativi di gusto tipicamente barocco, che alterarono notevolmente le linee originarie del tempio. Sito: https://www.messinarte.it/duomo-di-messina/
Impara a conoscere la Storia, l’Arte e la cultura messinesi attraverso la bellezza espressa in capolavori e manufatti dal valore inestimabile. Dall’interno all’esterno, la visita al Museo Interdisciplinare Regionale di Messina sarà un’esperienza unica e indimenticabile che ti permetterà di cogliere la vera essenza di Messina. Che il viaggio abbia inizio! Prima, però, acquista il biglietto online e il tuo viaggio sarà ancora più facile e comodo! Sito: https://aditusculture.com/biglietti/sicilia/messina/museo-interdisciplinare-regionale-di-messina
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Interdisciplinary Regional Museum ng Messina (MUME)
465 Viale della Libertà
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Impara a conoscere la Storia, l’Arte e la cultura messinesi attraverso la bellezza espressa in capolavori e manufatti dal valore inestimabile. Dall’interno all’esterno, la visita al Museo Interdisciplinare Regionale di Messina sarà un’esperienza unica e indimenticabile che ti permetterà di cogliere la vera essenza di Messina. Che il viaggio abbia inizio! Prima, però, acquista il biglietto online e il tuo viaggio sarà ancora più facile e comodo! Sito: https://aditusculture.com/biglietti/sicilia/messina/museo-interdisciplinare-regionale-di-messina
In linea d'aria a 150 metri dall'house e raggiungibile anche a piedi in 20 minuti. Sito: http://www.messinastorica.it/le-fortificazioni-di-messina/il-forte-gonzaga/ Il Castel Gonzaga, sorge sulla cima del Colle del Tirone (o Monte Piselli) e venne fatto costruire intorno al 1540, dal condottieroFerrante Gonzaga Viceré di Sicilia nell'ambito della realizzazione di un imponente sistema difensivo esteso all'intera città. Il progetto venne ordinato dall'Imperatore Carlo V d’Asburgo; il quale disapprovava lo scarso sistema difensivo della città. Castel Gonzaga 3.jpg La progettazione della fortezza è attribuita invece all'architetto militare Antonio Ferramolino che portò nell'isola le nuove forme delle fortificazioni moderne e dell'architettura bastionata. La fortezza fu coinvolta in episodi bellici ed attacchi durante i secoli successivi, ma è rimasta sostanzialmente integra, resistendo anche ai vari sismi che hanno interessato Messina. Rimasto in uso all'esercito fino a pochi decenni fa, oggi è di proprietà comunale. (fonte Wikipedia)
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Forte Gonzaga
Via Montepiselli
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In linea d'aria a 150 metri dall'house e raggiungibile anche a piedi in 20 minuti. Sito: http://www.messinastorica.it/le-fortificazioni-di-messina/il-forte-gonzaga/ Il Castel Gonzaga, sorge sulla cima del Colle del Tirone (o Monte Piselli) e venne fatto costruire intorno al 1540, dal condottieroFerrante Gonzaga Viceré di Sicilia nell'ambito della realizzazione di un imponente sistema difensivo esteso all'intera città. Il progetto venne ordinato dall'Imperatore Carlo V d’Asburgo; il quale disapprovava lo scarso sistema difensivo della città. Castel Gonzaga 3.jpg La progettazione della fortezza è attribuita invece all'architetto militare Antonio Ferramolino che portò nell'isola le nuove forme delle fortificazioni moderne e dell'architettura bastionata. La fortezza fu coinvolta in episodi bellici ed attacchi durante i secoli successivi, ma è rimasta sostanzialmente integra, resistendo anche ai vari sismi che hanno interessato Messina. Rimasto in uso all'esercito fino a pochi decenni fa, oggi è di proprietà comunale. (fonte Wikipedia)
Sito a 3 km dall'house percorribili piacevolmente attraverso il Viale Italia da cui si inizia a scorgere un bellissimo panorama della città per culminare nel suo splendore ai piedi del Sacrario di Cristo Re. Al tempo del Gran Conte Ruggero I è documentato come opera maestosa e regale: egli si prodigò a restaurarlo e ingrandirlo ulteriormente, erigendo le torri quadrate e quella ottagonale, provvista di scala a chiocciola, la campana e il pennone ove issare lo stendardo degli Altavilla.[1] Fra gli ospiti della struttura Riccardo I Cuor di Leone, fratello di Giovanna Plantageneto e cognato del Re di Sicilia Guglielmo II d'Altavilla. Questi ultimi contrassero matrimonio il 10 febbraio 1177, Giovanna fu incoronata regina di Sicilia, nella Basilica Metropolitana Primaziale Cattedrale di Palermo il 13 febbraio 1177[2]. La Rocca fu spesso dimora di Riccardo nei suoi frequenti passaggi, soprattutto durante la terza crociata, quando soggiornò in città prima di continuare il suo viaggio verso la Terra Santa (settembre 1190 / aprile 1191). (Wikipedia)
Tempio di Cristo Re
Sacrario Cristo Re
Sito a 3 km dall'house percorribili piacevolmente attraverso il Viale Italia da cui si inizia a scorgere un bellissimo panorama della città per culminare nel suo splendore ai piedi del Sacrario di Cristo Re. Al tempo del Gran Conte Ruggero I è documentato come opera maestosa e regale: egli si prodigò a restaurarlo e ingrandirlo ulteriormente, erigendo le torri quadrate e quella ottagonale, provvista di scala a chiocciola, la campana e il pennone ove issare lo stendardo degli Altavilla.[1] Fra gli ospiti della struttura Riccardo I Cuor di Leone, fratello di Giovanna Plantageneto e cognato del Re di Sicilia Guglielmo II d'Altavilla. Questi ultimi contrassero matrimonio il 10 febbraio 1177, Giovanna fu incoronata regina di Sicilia, nella Basilica Metropolitana Primaziale Cattedrale di Palermo il 13 febbraio 1177[2]. La Rocca fu spesso dimora di Riccardo nei suoi frequenti passaggi, soprattutto durante la terza crociata, quando soggiornò in città prima di continuare il suo viaggio verso la Terra Santa (settembre 1190 / aprile 1191). (Wikipedia)
Il forte Petrazza è una delle opere Umbertine che si discosta notevolmente dalle altre, non tanto per dimensioni, ma per la forma ed altri evidenti particolari. Sorge su un rilievo a sud della città a controllo del porto. La pianta, a differenza delle altre strutture umbertine, è poligonale. L’ingresso si trova sulla destra ed è senza di ponte levatoio. Il fossato che una volta circoscriveva l‘intera opera è stato quasi totalmente spianato ed è visibile soltanto nella parte destra del fronte d’attacco. Singolare è anche l’estesissimo muro sinistro che presenta un numero notevole di feritoie, mentre quello destro, continua oltre il fronte di gola estendendosi e proteggendo anche il fianco destro dell’opera. Uno degli elementi principali di distinzione è l'assenza della classica caponiera standard, utile alla difesa radente del fossato. La fortificazione presenta 2 soli livelli comunicanti tramite unica rampa, posta di fronte all’ingresso. Sul terrapieno di combattimento si notano i segni delle piazzole circolari per gli obici ripianate con delle guaine di asfalto isolante. Sito: http://www.messinafortificata.it/forti-umbertini/petrazza/forte-petrazza.html
VERDEPETRAZZA
Il forte Petrazza è una delle opere Umbertine che si discosta notevolmente dalle altre, non tanto per dimensioni, ma per la forma ed altri evidenti particolari. Sorge su un rilievo a sud della città a controllo del porto. La pianta, a differenza delle altre strutture umbertine, è poligonale. L’ingresso si trova sulla destra ed è senza di ponte levatoio. Il fossato che una volta circoscriveva l‘intera opera è stato quasi totalmente spianato ed è visibile soltanto nella parte destra del fronte d’attacco. Singolare è anche l’estesissimo muro sinistro che presenta un numero notevole di feritoie, mentre quello destro, continua oltre il fronte di gola estendendosi e proteggendo anche il fianco destro dell’opera. Uno degli elementi principali di distinzione è l'assenza della classica caponiera standard, utile alla difesa radente del fossato. La fortificazione presenta 2 soli livelli comunicanti tramite unica rampa, posta di fronte all’ingresso. Sul terrapieno di combattimento si notano i segni delle piazzole circolari per gli obici ripianate con delle guaine di asfalto isolante. Sito: http://www.messinafortificata.it/forti-umbertini/petrazza/forte-petrazza.html
A due passi dal Duomo di Messina, attraversando la via Lepanto si arriva a La chiesa SS. Annunziata dei Catalani fu costruita in epoca normanna, tra il 1150 e 1200, sulle rovine dell’antico tempio di Nettuno, molto venerato e meta di pellegrinaggio per i naviganti i quali, approdando a Messina, offrivano i loro voti. Convertitasi la città al cristianesimo il tempio sarebbe stato consacrato alla Vergine Annunziata e, durante la lunga parentesi saracena, trasformato in moschea araba, per essere nuovamente restituito al culto cattolico dopo l’avvento dei Normanni. Denominata anche “Annunziata di Castello a mare” o di “Castellammare” per la sua vicinanza all’omonima fortezza ubicata a guardia dell’insenatura del porto e della darsena, nel secolo XIII fu accorciata con arretramento della facciata, probabilmente a seguito di un terremoto e sulla nuova parete vennero inseriti i tre portali, il mediano centinato e i laterali architravati con arco di scarico. Nel 1271 ospitò temporaneamente i padri domenicani. Sito: https://discovermessina.it/chiesa-annunziata-dei-catalani/
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Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani
111 Via G. Garibaldi
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A due passi dal Duomo di Messina, attraversando la via Lepanto si arriva a La chiesa SS. Annunziata dei Catalani fu costruita in epoca normanna, tra il 1150 e 1200, sulle rovine dell’antico tempio di Nettuno, molto venerato e meta di pellegrinaggio per i naviganti i quali, approdando a Messina, offrivano i loro voti. Convertitasi la città al cristianesimo il tempio sarebbe stato consacrato alla Vergine Annunziata e, durante la lunga parentesi saracena, trasformato in moschea araba, per essere nuovamente restituito al culto cattolico dopo l’avvento dei Normanni. Denominata anche “Annunziata di Castello a mare” o di “Castellammare” per la sua vicinanza all’omonima fortezza ubicata a guardia dell’insenatura del porto e della darsena, nel secolo XIII fu accorciata con arretramento della facciata, probabilmente a seguito di un terremoto e sulla nuova parete vennero inseriti i tre portali, il mediano centinato e i laterali architravati con arco di scarico. Nel 1271 ospitò temporaneamente i padri domenicani. Sito: https://discovermessina.it/chiesa-annunziata-dei-catalani/
A 25 minuti a piedi dall'house accanto al Sacrario di Cristo Re c'è il Castello di Roccaguelfonia. Residenza Reale, poi carcere femminile e infine rifugio antiaereo. Sito: https://normanno.com/cultura/da-carcere-a-rifugio-viaggio-nel-castello-di-rocca-guelfonia-foto/
Roccaguelfonia
95 Viale Principe Umberto
A 25 minuti a piedi dall'house accanto al Sacrario di Cristo Re c'è il Castello di Roccaguelfonia. Residenza Reale, poi carcere femminile e infine rifugio antiaereo. Sito: https://normanno.com/cultura/da-carcere-a-rifugio-viaggio-nel-castello-di-rocca-guelfonia-foto/
Sotto Cristo Re la bellissima piazza e il belvedere di Messina
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Cristo Re Belvedere
Viale Principe Umberto
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Sotto Cristo Re la bellissima piazza e il belvedere di Messina
La fontana del Nettuno è la seconda fontana realizzata a Messina da Giovanni Angelo Montorsoli[2] (scultore toscano e stretto collaboratore di Michelangelo), dopo la nota fontana di Orione, commissionata dal Senato cittadino.[3][4] La prima opera fu talmente gradita da conferire un secondo incarico al Montorsoli, così la fontana del Nettuno fu completata nel 1557 e originariamente collocata di fronte alla Palazzata sulle banchine del porto, nei pressi del Municipio, con le spalle rivolte al mare, probabilmente per simboleggiare il dio Nettuno che offre la ricchezza del suo mare alla città.[5] Secondo altra tradizione popolare, legata alla storia di lu Gialanti Pisci, per sbeffeggiare le popolazioni calabresi, a cui volgeva le spalle. Nel 1757 fu posta su un lato la statua di Carlo III di Borbone[3] - opera di Giuseppe Buceti - e, nel 1832, fu aggiunta la statua di Francesco I - opera dei messinesi fratelli Subba.[3] Queste ultime sculture in bronzo furono poi fuse, per farne proiettili, durante la rivoluzione del 1848. Durante quel medesimo anno, in conseguenza dei bombardamenti borbonici, furono danneggiati il Nettuno e la Scilla. La statua di Scilla, danneggiata dai colpi di cannone, venne sostituita da una copia eseguita da Letterio Subba nel 1858; l'originale rimane custodita nel Museo regionale di Messina, così come già il Nettuno, la cui copia ottocentesca è un'eccellente riproduzione di Gregorio Zappalà, completata appena due anni prima, nel 1856. (Wikipidia)
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Banal na Neptune
Via G. Garibaldi
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La fontana del Nettuno è la seconda fontana realizzata a Messina da Giovanni Angelo Montorsoli[2] (scultore toscano e stretto collaboratore di Michelangelo), dopo la nota fontana di Orione, commissionata dal Senato cittadino.[3][4] La prima opera fu talmente gradita da conferire un secondo incarico al Montorsoli, così la fontana del Nettuno fu completata nel 1557 e originariamente collocata di fronte alla Palazzata sulle banchine del porto, nei pressi del Municipio, con le spalle rivolte al mare, probabilmente per simboleggiare il dio Nettuno che offre la ricchezza del suo mare alla città.[5] Secondo altra tradizione popolare, legata alla storia di lu Gialanti Pisci, per sbeffeggiare le popolazioni calabresi, a cui volgeva le spalle. Nel 1757 fu posta su un lato la statua di Carlo III di Borbone[3] - opera di Giuseppe Buceti - e, nel 1832, fu aggiunta la statua di Francesco I - opera dei messinesi fratelli Subba.[3] Queste ultime sculture in bronzo furono poi fuse, per farne proiettili, durante la rivoluzione del 1848. Durante quel medesimo anno, in conseguenza dei bombardamenti borbonici, furono danneggiati il Nettuno e la Scilla. La statua di Scilla, danneggiata dai colpi di cannone, venne sostituita da una copia eseguita da Letterio Subba nel 1858; l'originale rimane custodita nel Museo regionale di Messina, così come già il Nettuno, la cui copia ottocentesca è un'eccellente riproduzione di Gregorio Zappalà, completata appena due anni prima, nel 1856. (Wikipidia)
Alla Passeggiata a Mare s'incontrano le famiglie, i bimbi giocano, gli sportivi si allenano e gli innamorati passeggiano. Il panorama è bellissimo sul mare e sul porticciolo turistico.
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Passeggiata a Mare
Viale della Libertà
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Alla Passeggiata a Mare s'incontrano le famiglie, i bimbi giocano, gli sportivi si allenano e gli innamorati passeggiano. Il panorama è bellissimo sul mare e sul porticciolo turistico.
E' forse la spiaggia più bella e suggestiva di Messina, dove si incontrano il mar Tirreno e il mar Ionio. Potrete apprezzare uno dei più belli panorami esistenti, spiaggia, mare, ristoranti sulla spiaggia, lidi, e assistere al fenomeno della "rema". La rema è un fenomeno tipico dello Stretto di Messina generato dall'incontro delle due correnti, si crea una corrente estremamente forte capace di spostare persone e imbarcazioni fuori rotta e a grande velocità. Il fenomeno della rema è sorprendente anche perché si ripete sistematicamente ogni 12 ore con il ritardi di 45 minuti. In fatti i pescatori, anche amatoriali, lo conoscono bene e lo anticipano e si organizzano le batture di pesca in sua funzione.
Faro Point
E' forse la spiaggia più bella e suggestiva di Messina, dove si incontrano il mar Tirreno e il mar Ionio. Potrete apprezzare uno dei più belli panorami esistenti, spiaggia, mare, ristoranti sulla spiaggia, lidi, e assistere al fenomeno della "rema". La rema è un fenomeno tipico dello Stretto di Messina generato dall'incontro delle due correnti, si crea una corrente estremamente forte capace di spostare persone e imbarcazioni fuori rotta e a grande velocità. Il fenomeno della rema è sorprendente anche perché si ripete sistematicamente ogni 12 ore con il ritardi di 45 minuti. In fatti i pescatori, anche amatoriali, lo conoscono bene e lo anticipano e si organizzano le batture di pesca in sua funzione.

Offerta gastronomica

A 500 metri dall'house puoi gustare una tra le più buone granite messinesi. Per i messinesi tappa immancabile per la granita, una tra le migliori della città. Trovi anche altro per la classica colazione, ma da noi la colazione, ed anche durante il resto della giornata è soprattutto nei periodi caldi, la granita. Puoi gustare una brioche col tuppo ottima, spesso calda arrivata dal forno. Puoi scegliere tra diversi gusti: caffè, mandorla, limone, fragola, fichi, gelsi e tanti altri in base al periodo perché i prodotti sono quelli genuini del territorio. La granita tipica per i messinesi è la caffè con panna, poi ognuno ha i suoi gusti, ma la tipica è questa tant'è vero che se chiedi al barista una "mezza con panna" lui ti porta una granita metà caffè e metà panna, rigorosamente con brioche altrimenti si capisce subito che non sei di Messina. Certo la limone è per sempre, a qualsiasi ora soprattutto come dissetante.
Bar Noviziato
Snc Viale Italia
A 500 metri dall'house puoi gustare una tra le più buone granite messinesi. Per i messinesi tappa immancabile per la granita, una tra le migliori della città. Trovi anche altro per la classica colazione, ma da noi la colazione, ed anche durante il resto della giornata è soprattutto nei periodi caldi, la granita. Puoi gustare una brioche col tuppo ottima, spesso calda arrivata dal forno. Puoi scegliere tra diversi gusti: caffè, mandorla, limone, fragola, fichi, gelsi e tanti altri in base al periodo perché i prodotti sono quelli genuini del territorio. La granita tipica per i messinesi è la caffè con panna, poi ognuno ha i suoi gusti, ma la tipica è questa tant'è vero che se chiedi al barista una "mezza con panna" lui ti porta una granita metà caffè e metà panna, rigorosamente con brioche altrimenti si capisce subito che non sei di Messina. Certo la limone è per sempre, a qualsiasi ora soprattutto come dissetante.
A circa 12 minuti a piedi dall'house potrai gustare una buonissima limonata al sale ed altre bevande dissetanti. Al centro della città esattamente dentro il perimetro di Piazza Cairoli Sito: https://normanno.com/attualita/a-messina-e-tempo-di-limonata-al-sale-riaperto-lo-storico-chiosco-di-piazza-cairoli/
Il Chiosco Ottocentesco
Piazza Cairoli
A circa 12 minuti a piedi dall'house potrai gustare una buonissima limonata al sale ed altre bevande dissetanti. Al centro della città esattamente dentro il perimetro di Piazza Cairoli Sito: https://normanno.com/attualita/a-messina-e-tempo-di-limonata-al-sale-riaperto-lo-storico-chiosco-di-piazza-cairoli/
Al centro di Messina, a 12 minuti a piedi dall'house c'è La Pasticceria Irrera che ha servito e serve intere generazioni, dai nostri nonni a noi. Una tappa fondamentale per chi visita il centro di Messina. Un classico ben mantenuto e rivisitato dove gustare dolci di alta pasticceria.
Pasticceria Irrera 1910
12 Piazza Cairoli
Al centro di Messina, a 12 minuti a piedi dall'house c'è La Pasticceria Irrera che ha servito e serve intere generazioni, dai nostri nonni a noi. Una tappa fondamentale per chi visita il centro di Messina. Un classico ben mantenuto e rivisitato dove gustare dolci di alta pasticceria.
Miscela D'Oro (ex Ritrovo Billè) si trova a Piazza Cairoli a poco più di 1 km dall'house facilmente raggiungibile a piedi. E' l'ultima opera della famiglia Urbano che oltra alla produzione di caffè che esporta in diverse parti del Mondo ha pensato d'investire in bar di lusso e di alta qualità. Oltre ai dolci si può gustare una cucina rinomata firmata Chef La Mantia.
Miscela d'Oro - Sicilia 1946
5 Piazza Cairoli
Miscela D'Oro (ex Ritrovo Billè) si trova a Piazza Cairoli a poco più di 1 km dall'house facilmente raggiungibile a piedi. E' l'ultima opera della famiglia Urbano che oltra alla produzione di caffè che esporta in diverse parti del Mondo ha pensato d'investire in bar di lusso e di alta qualità. Oltre ai dolci si può gustare una cucina rinomata firmata Chef La Mantia.
Alla passeggiata al Mare trovi il rinomato Marina del Nettuno dove puoi gustare piatti gourmet dello Chef Pasquale Caliri. Il Marina del Nettuno é il ristorante “Gourmet” all’interno del Yachting CLub sulle acque dello Stretto di Messina. Lo scenario da sogno fa da cornice ad una cucina elegante, raffinata, efficace. Il menu propone un’offerta unica a base di pesce proveniente dai mari siciliani, pasta, pane, desser tutti “fatti in casa” utilizzando grani antichi e materie prime d’eccellenza del territorio siciliano. La cucina, guidata da Pasquale Caliri della scuola di Gualtiero Marchesi fa dell’impeccabilità la regola in un contesto che riscuote consensi di pubblico e della critica nazionale e internazionale. Sito: https://www.ristorantemarinadelnettuno.com/
Marina del Nettuno Yathing club Messina
Viale della Libertà
Alla passeggiata al Mare trovi il rinomato Marina del Nettuno dove puoi gustare piatti gourmet dello Chef Pasquale Caliri. Il Marina del Nettuno é il ristorante “Gourmet” all’interno del Yachting CLub sulle acque dello Stretto di Messina. Lo scenario da sogno fa da cornice ad una cucina elegante, raffinata, efficace. Il menu propone un’offerta unica a base di pesce proveniente dai mari siciliani, pasta, pane, desser tutti “fatti in casa” utilizzando grani antichi e materie prime d’eccellenza del territorio siciliano. La cucina, guidata da Pasquale Caliri della scuola di Gualtiero Marchesi fa dell’impeccabilità la regola in un contesto che riscuote consensi di pubblico e della critica nazionale e internazionale. Sito: https://www.ristorantemarinadelnettuno.com/