CONSIGLIATO

Claudia
CONSIGLIATO

LUOGHI DA VISITARE

Ci sono tanti ottimi motivi per decidere di visitare Napoli: l’ottimo cibo, gli scorci pittoreschi, la grande storia e le tante, spettacolari chiese che custodiscono tesori artistici e spirituali che meritano di essere scoperti.
ENTRATA LIBERA Orario: dal lunedì al sabato ore 9.00 - 13,30. (ultimo ingresso) indirizzo: via Annunziata, 34 Per Gruppi è gradita la prenotazione. Altre informazioni sul sito del "Complesso Monumentale dell'Annunziata" Napoli ha un legame particolare con questo luogo proprio perché dalla storia della ruota nasce il cognome napoletano più diffuso: Esposito. I bambini abbandonati venivano introdotti in una specie di tamburo di legno di forma cilindrica e suddiviso in due parti, previdentemente chiuso da uno sportello: la prima rivolta verso l’interno e la seconda verso l’esterno. Tale meccanismo permetteva alle persone, senza che nessuno potesse vederle, di depositare i propri neonati. Il trapasso attraverso il pertugio trasformava il bambino in figlio della Madonna (‘o figlio d’ ‘a Marònna). Per un eventuale successivo riconoscimento da parte di chi l’aveva abbandonato, venivano inseriti nella ruota assieme al neonato monili, documenti con i nomi dei genitori o altri segni di riconoscimento.
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Ruota Degli Esposti
34 Via Annunziata
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ENTRATA LIBERA Orario: dal lunedì al sabato ore 9.00 - 13,30. (ultimo ingresso) indirizzo: via Annunziata, 34 Per Gruppi è gradita la prenotazione. Altre informazioni sul sito del "Complesso Monumentale dell'Annunziata" Napoli ha un legame particolare con questo luogo proprio perché dalla storia della ruota nasce il cognome napoletano più diffuso: Esposito. I bambini abbandonati venivano introdotti in una specie di tamburo di legno di forma cilindrica e suddiviso in due parti, previdentemente chiuso da uno sportello: la prima rivolta verso l’interno e la seconda verso l’esterno. Tale meccanismo permetteva alle persone, senza che nessuno potesse vederle, di depositare i propri neonati. Il trapasso attraverso il pertugio trasformava il bambino in figlio della Madonna (‘o figlio d’ ‘a Marònna). Per un eventuale successivo riconoscimento da parte di chi l’aveva abbandonato, venivano inseriti nella ruota assieme al neonato monili, documenti con i nomi dei genitori o altri segni di riconoscimento.
L’ingresso è gratuito. La chiesa è aperta tutti i giorni nei seguenti orari: - dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.00. - la domenica dalle 8.30 alle 13.00. La Santa Casa dell’Annunziata, ente assistenziale che accoglieva orfani e trovatelli e si occupava dell’infanzia abbandonata, fonda le sue radici storiche nel XIV secolo ed è una delle istituzioni più importanti e antiche del Regno di Napoli. Nel 1343 sorse il complesso comprendente la chiesa, l’ospedale, l’ospizio dei trovatelli e il conservatorio delle esposte. Nel XVII, l’ospedale divenne uno dei più importanti della città, accogliendo circa cinquecento malati. La fama della Santa Casa dell’Annunziata è però legata soprattutto alla famosissima “ruota” dove venivano abbandonati i bambini concepiti da madri troppo povere per badarvi oppure illegittimi e pertanto raccolti e mantenuti da questa istituzione. Il primo documento attestante l’abbandono nella ruota è risalente al 1601 ed è ancora possibile osservare, su Via Annunziata, il pertugio (ora sigillato) in cui venivano introdotti gli “esposti” cioè i neonati abbandonati; la ruota fu chiusa nel 1875. La basilica attuale, situata nel cuore di Napoli, fa parte del complesso monumentale ed è stata realizzata in origine nel XIII dagli Angioini; sottoposta più volte a lavori nel corso delle epoche, a metà del 1700 circa la sua ricostruzione fu affidata a Luigi Vanvitelli, poi proseguita dal figlio Carlo. Per permettere la continuazione delle celebrazioni nonostante i lavori di ricostruzioni, Luigi Vanvitelli fece realizzare una Chiesa nei sotterranei, il SUCCORPO dell’Annunziata.
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Basilica della Santissima Annunziata Maggiore
34 Via Annunziata
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L’ingresso è gratuito. La chiesa è aperta tutti i giorni nei seguenti orari: - dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.00. - la domenica dalle 8.30 alle 13.00. La Santa Casa dell’Annunziata, ente assistenziale che accoglieva orfani e trovatelli e si occupava dell’infanzia abbandonata, fonda le sue radici storiche nel XIV secolo ed è una delle istituzioni più importanti e antiche del Regno di Napoli. Nel 1343 sorse il complesso comprendente la chiesa, l’ospedale, l’ospizio dei trovatelli e il conservatorio delle esposte. Nel XVII, l’ospedale divenne uno dei più importanti della città, accogliendo circa cinquecento malati. La fama della Santa Casa dell’Annunziata è però legata soprattutto alla famosissima “ruota” dove venivano abbandonati i bambini concepiti da madri troppo povere per badarvi oppure illegittimi e pertanto raccolti e mantenuti da questa istituzione. Il primo documento attestante l’abbandono nella ruota è risalente al 1601 ed è ancora possibile osservare, su Via Annunziata, il pertugio (ora sigillato) in cui venivano introdotti gli “esposti” cioè i neonati abbandonati; la ruota fu chiusa nel 1875. La basilica attuale, situata nel cuore di Napoli, fa parte del complesso monumentale ed è stata realizzata in origine nel XIII dagli Angioini; sottoposta più volte a lavori nel corso delle epoche, a metà del 1700 circa la sua ricostruzione fu affidata a Luigi Vanvitelli, poi proseguita dal figlio Carlo. Per permettere la continuazione delle celebrazioni nonostante i lavori di ricostruzioni, Luigi Vanvitelli fece realizzare una Chiesa nei sotterranei, il SUCCORPO dell’Annunziata.
LA DOMENICA ALLE ORE 10:00 CELEBRAZIONE IN LINGUA INGLESE!!! IL DUOMO DI NAPOLI. L’ingresso è gratuito. Dal lunedì al sabato 8:30 – 13:30 / 14:30 – 19:30. Il Duomo di Napoli, noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli edifici religiosi più importanti della città ed il luogo in cui tre volte l’anno è possibile assistere al rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, il Santo patrono di Napoli. Il complesso del Duomo comprende anche la Basilica di Santa Restituta, dove si trova il battistero di San Giovanni in Fonte considerato il più antico in occidente, e la cappella del Tesoro di San Gennaro che conserva le reliquie del Santo. Chi visita Napoli non può astenersi dal visitare questo magnifico esempio di architettura gotica che rappresenta un simbolo importante non solo per la storia di Napoli ma anche per tutti i napoletani. L’edificio religioso è stato nel corso degli anni più volte distrutto e ricostruito per cui la struttura che oggi ammiriamo è il frutto di diversi lavori di ristrutturazione. Il 19 settembre di ogni anno, data in cui si ricorda il martirio di San Gennaro, nel Duomo di Napoli avviene una celebrazione solenne con la presenza del cardinale arcivescovo e di moltissimi fedeli. Durante la cerimonia si può ammirare la liquefazione del sangue del Santo che rimane sciolto per gli otto giorni successivi. Vi consiglio di visitare il TESORO DI SAN GENNARO
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Katedral ng Santa Maria Assunta
147 Via Duomo
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LA DOMENICA ALLE ORE 10:00 CELEBRAZIONE IN LINGUA INGLESE!!! IL DUOMO DI NAPOLI. L’ingresso è gratuito. Dal lunedì al sabato 8:30 – 13:30 / 14:30 – 19:30. Il Duomo di Napoli, noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, è uno degli edifici religiosi più importanti della città ed il luogo in cui tre volte l’anno è possibile assistere al rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, il Santo patrono di Napoli. Il complesso del Duomo comprende anche la Basilica di Santa Restituta, dove si trova il battistero di San Giovanni in Fonte considerato il più antico in occidente, e la cappella del Tesoro di San Gennaro che conserva le reliquie del Santo. Chi visita Napoli non può astenersi dal visitare questo magnifico esempio di architettura gotica che rappresenta un simbolo importante non solo per la storia di Napoli ma anche per tutti i napoletani. L’edificio religioso è stato nel corso degli anni più volte distrutto e ricostruito per cui la struttura che oggi ammiriamo è il frutto di diversi lavori di ristrutturazione. Il 19 settembre di ogni anno, data in cui si ricorda il martirio di San Gennaro, nel Duomo di Napoli avviene una celebrazione solenne con la presenza del cardinale arcivescovo e di moltissimi fedeli. Durante la cerimonia si può ammirare la liquefazione del sangue del Santo che rimane sciolto per gli otto giorni successivi. Vi consiglio di visitare il TESORO DI SAN GENNARO
A Napoli, la storia di Forcella, o come la chiamano i napoletani Furcella, è molto antica. A riprova di ciò in piazza Calenda, davanti al Teatro Trianon Viviani, si erge il cosi detto cippo a Forcella una struttura circolare di pietra dell’antica Neapolis (molto probabilmente i resti della porta Herculanensis); da qui l’espressione napoletana “sta’ cosa s’arricorda o’ cipp’ a Furcella”, per dire che è molto vecchia. Il quartiere Forcella, stretto tra via Duomo, Corso Umberto I e la famosa Spaccanapoli, è un vero e proprio mondo, con una storia sviluppatasi quasi in maniera a se stante; gli edifici sono sgarrupati e tutto sembra lasciato a se stesso, eppure il quartiere non ha dimenticato che prima che gli Spagnoli, nel 1510, cacciassero tutti gli ebrei dal loro regno, Forcella era una delle tre giudecche di Napoli. Famoso il MURALES DELL'ARTISTA JORIT.
Via Forcella
Via Forcella
A Napoli, la storia di Forcella, o come la chiamano i napoletani Furcella, è molto antica. A riprova di ciò in piazza Calenda, davanti al Teatro Trianon Viviani, si erge il cosi detto cippo a Forcella una struttura circolare di pietra dell’antica Neapolis (molto probabilmente i resti della porta Herculanensis); da qui l’espressione napoletana “sta’ cosa s’arricorda o’ cipp’ a Furcella”, per dire che è molto vecchia. Il quartiere Forcella, stretto tra via Duomo, Corso Umberto I e la famosa Spaccanapoli, è un vero e proprio mondo, con una storia sviluppatasi quasi in maniera a se stante; gli edifici sono sgarrupati e tutto sembra lasciato a se stesso, eppure il quartiere non ha dimenticato che prima che gli Spagnoli, nel 1510, cacciassero tutti gli ebrei dal loro regno, Forcella era una delle tre giudecche di Napoli. Famoso il MURALES DELL'ARTISTA JORIT.
Un Itinerario dentro la Napoli più pittoresca, più vera. Qui entriamo nel cuore della città, non solo perché è una delle strade più animate del capoluogo, ma soprattutto perché qui troviamo i monumenti più celebri e amati dai turisti e dagli stessi napoletani, con San Gregorio Armeno cuore palpitante del Natale cittadino. La strada è anche chiamata "Spaccanapoli" in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud.
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Spaccanapoli
Via San Biagio dei Librai
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Un Itinerario dentro la Napoli più pittoresca, più vera. Qui entriamo nel cuore della città, non solo perché è una delle strade più animate del capoluogo, ma soprattutto perché qui troviamo i monumenti più celebri e amati dai turisti e dagli stessi napoletani, con San Gregorio Armeno cuore palpitante del Natale cittadino. La strada è anche chiamata "Spaccanapoli" in quanto divide nettamente, con la sua perfetta linearità, la città antica tra il nord e il sud.
Via San Gregorio Armeno (San Biagio dei Librai) è la via dell’artigianato napoletano, una tappa obbligata per i turisti e per gli appassionati dell’arte presepiale, lungo la famosa Spaccanapoli, la strada che taglia di netto la città. San Gregorio Armeno offre uno spaccato della Napoli antica che è arrivata fino ad oggi conservando le tradizioni della cultura partenopea. Natale è il periodo ideale per visitare via San Gregorio Armeno, infatti, con l’avvicinarsi della festività gli artigiani espongono presepi e statuine dei pastori sulle bancarelle e le vetrine dei tanti negozietti catturano lo sguardo dei passanti con i tesori dell’enogastronomia locale.
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Via San Biagio dei Librai
Via San Biagio dei Librai
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Via San Gregorio Armeno (San Biagio dei Librai) è la via dell’artigianato napoletano, una tappa obbligata per i turisti e per gli appassionati dell’arte presepiale, lungo la famosa Spaccanapoli, la strada che taglia di netto la città. San Gregorio Armeno offre uno spaccato della Napoli antica che è arrivata fino ad oggi conservando le tradizioni della cultura partenopea. Natale è il periodo ideale per visitare via San Gregorio Armeno, infatti, con l’avvicinarsi della festività gli artigiani espongono presepi e statuine dei pastori sulle bancarelle e le vetrine dei tanti negozietti catturano lo sguardo dei passanti con i tesori dell’enogastronomia locale.
ENTRATA LIBERA Orari di apertura Dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30) L’orario di visita alle mostre allestite nel convento è variabile. Il prezzo dei biglietti per l’ingresso al convento varia sulla base delle esposizioni. Consultare il sito per ulteriori informazioni su mostre presenti nel complesso. La monumentale chiesa, sita nella piazza omonima, fu realizzata tra il 1283 ed il 1324 per volontà di Carlo III d’Angiò, incorporando una preesistente chiesa del X secolo a.C. Il più importante rifacimento risale a quello operato dal Vaccaro che rivisitò le originali forme gotiche della chiesa, trasformandole in barocche. I dipinti di grandi artisti si stagliano sulle pareti dei suoi ambienti. Tra le tele troviamo opere del Cavallini, del Solimena, del De Vivo e le sculture del Fanzago. IL CONVENTO: Del convento di San Domenico Maggiore è possibile visitare: - il grande refettorio - il piccolo refettorio - la sala del Capitolo - la sala della Biblioteca - il corridoio e la cella di San Tommaso
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San Domenico Maggiore
8A P.za S. Domenico Maggiore
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ENTRATA LIBERA Orari di apertura Dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30) L’orario di visita alle mostre allestite nel convento è variabile. Il prezzo dei biglietti per l’ingresso al convento varia sulla base delle esposizioni. Consultare il sito per ulteriori informazioni su mostre presenti nel complesso. La monumentale chiesa, sita nella piazza omonima, fu realizzata tra il 1283 ed il 1324 per volontà di Carlo III d’Angiò, incorporando una preesistente chiesa del X secolo a.C. Il più importante rifacimento risale a quello operato dal Vaccaro che rivisitò le originali forme gotiche della chiesa, trasformandole in barocche. I dipinti di grandi artisti si stagliano sulle pareti dei suoi ambienti. Tra le tele troviamo opere del Cavallini, del Solimena, del De Vivo e le sculture del Fanzago. IL CONVENTO: Del convento di San Domenico Maggiore è possibile visitare: - il grande refettorio - il piccolo refettorio - la sala del Capitolo - la sala della Biblioteca - il corridoio e la cella di San Tommaso
ENTRATA LIBERA per la Chiesa. Complesso Monumentale dal lunedì al sabato: 9:30 – 18:00 domenica: 10:00 – 14:30 ultimo ingresso 30 minuti prima Basilica Tutti i giorni: dalle 7:30 alle 13:00 – dalle 16:30 alle 20:00 Prezzi per il Chiostro: Intero: € 6,00 Ridotto: € 4,50 Studenti (con documento) – Insegnanti (con documento) – Over 65 (con documento) – Gruppi superiori alle 25 unità – Campania ArteCard Tariffa speciale: € 3,50 per scolaresche e soci FAI IL COMPLESSO Il Complesso Monumentale di S. Chiara fu edificato tra il 1310 ed 1328 per volontà del re Roberto D’Angiò e di sua moglie, Sancia di Maiorca. Esso comprende la Chiesa gotica (Ostia Santa o Sacro Corpo di Cristo, poi Santa Chiara), il monastero ed il convento e fu innalzato allo scopo di realizzare una cittadella francescana per accogliere nel monastero le Clarisse e nel convento vicino i Frati Minori. Altre attrazioni La struttura comprende anche uno splendido chiostro maiolicato composto da 66 archi a sesto acuto che poggiano su altrettanti pilastrini in piperno rivestiti da maioliche con scene vegetali. Alcuni sedili colelgano i pilastri maiolicati e su di essi sono raffigurate scene di vita quotidiana di allora. Affreschi del ‘700 coprono le pareti dei quattro lati del chiostro e rappresentano allegorie, scene dell’Antico Testamento e santi. Nel complesso si trovano anche un Presepe Napoletano di 700 e 800, Museo dell’Opera, Area archeologica (terme romane), Area congressuale, Area
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Complesso Monumentale di Santa Chiara
49/c Via Santa Chiara
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ENTRATA LIBERA per la Chiesa. Complesso Monumentale dal lunedì al sabato: 9:30 – 18:00 domenica: 10:00 – 14:30 ultimo ingresso 30 minuti prima Basilica Tutti i giorni: dalle 7:30 alle 13:00 – dalle 16:30 alle 20:00 Prezzi per il Chiostro: Intero: € 6,00 Ridotto: € 4,50 Studenti (con documento) – Insegnanti (con documento) – Over 65 (con documento) – Gruppi superiori alle 25 unità – Campania ArteCard Tariffa speciale: € 3,50 per scolaresche e soci FAI IL COMPLESSO Il Complesso Monumentale di S. Chiara fu edificato tra il 1310 ed 1328 per volontà del re Roberto D’Angiò e di sua moglie, Sancia di Maiorca. Esso comprende la Chiesa gotica (Ostia Santa o Sacro Corpo di Cristo, poi Santa Chiara), il monastero ed il convento e fu innalzato allo scopo di realizzare una cittadella francescana per accogliere nel monastero le Clarisse e nel convento vicino i Frati Minori. Altre attrazioni La struttura comprende anche uno splendido chiostro maiolicato composto da 66 archi a sesto acuto che poggiano su altrettanti pilastrini in piperno rivestiti da maioliche con scene vegetali. Alcuni sedili colelgano i pilastri maiolicati e su di essi sono raffigurate scene di vita quotidiana di allora. Affreschi del ‘700 coprono le pareti dei quattro lati del chiostro e rappresentano allegorie, scene dell’Antico Testamento e santi. Nel complesso si trovano anche un Presepe Napoletano di 700 e 800, Museo dell’Opera, Area archeologica (terme romane), Area congressuale, Area
ENTRATA LIBERA Orari di apertura: dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 La Chiesa del Gesù Nuovo (o Trinità Maggiore), consacrata nel 1601, è una chiesa monumentale sita nel cuore del centro storico di Napoli, nella piazza omonima, alla cui realizzazione hanno lavorato i più autorevoli artisti della scuola napoletana, tra cui Solimena, Corenzio, De Matteis, Stanzione, di Nardo, Lanfranco. L’esterno, costituito da una caratteristica facciata a bugne e da un portale marmoreo rinascimentale, è completato dalla ricchezza barocca dei suoi interni. La seconda cappella della navata destra ospita il corpo di San Giuseppe Moscati, medico canonizzato da Papa Giovanni Paolo II per aver miracolosamente guarito un paziente malato di leucemia. Sul lato destro del transetto, invece, è possibile visitare l’oratorio che ospita manoscritti, fotografie, rosari, la camera da letto e lo studio del Santo, donati dalla sorella del medico ai gesuiti.
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Gesù Nuovo
2 Piazza del Gesù Nuovo
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ENTRATA LIBERA Orari di apertura: dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 La Chiesa del Gesù Nuovo (o Trinità Maggiore), consacrata nel 1601, è una chiesa monumentale sita nel cuore del centro storico di Napoli, nella piazza omonima, alla cui realizzazione hanno lavorato i più autorevoli artisti della scuola napoletana, tra cui Solimena, Corenzio, De Matteis, Stanzione, di Nardo, Lanfranco. L’esterno, costituito da una caratteristica facciata a bugne e da un portale marmoreo rinascimentale, è completato dalla ricchezza barocca dei suoi interni. La seconda cappella della navata destra ospita il corpo di San Giuseppe Moscati, medico canonizzato da Papa Giovanni Paolo II per aver miracolosamente guarito un paziente malato di leucemia. Sul lato destro del transetto, invece, è possibile visitare l’oratorio che ospita manoscritti, fotografie, rosari, la camera da letto e lo studio del Santo, donati dalla sorella del medico ai gesuiti.
Piazza del Gesù Nuovo si trova lungo Spaccanapoli, a pochi passi da Piazza Dante ed è una delle più famose di Napoli, poiché vi affacciano la Chiesa Del Gesù Nuovo, la Basilica di Santa Chiara e tanti edifici storici. Al centro della piazza, si erge l’Obelisco dell’Immacolata; la piazza prende il nome dall’omonima chiesa, che nasce per volere di Carlo II d’Angiò. Alla fine del XIII secolo, era solo uno spiazzale ricavato dalla distruzione di qualche orto, che inizia ad assumere una sua identità dopo la costruzione di Palazzo Sanseverino, successivamente attuale Chiesa del Gesù.
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Piazza del Gesù Nuovo
Piazza del Gesù Nuovo
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Piazza del Gesù Nuovo si trova lungo Spaccanapoli, a pochi passi da Piazza Dante ed è una delle più famose di Napoli, poiché vi affacciano la Chiesa Del Gesù Nuovo, la Basilica di Santa Chiara e tanti edifici storici. Al centro della piazza, si erge l’Obelisco dell’Immacolata; la piazza prende il nome dall’omonima chiesa, che nasce per volere di Carlo II d’Angiò. Alla fine del XIII secolo, era solo uno spiazzale ricavato dalla distruzione di qualche orto, che inizia ad assumere una sua identità dopo la costruzione di Palazzo Sanseverino, successivamente attuale Chiesa del Gesù.
ENTRATA LIBERA La galleria Umberto I è una monumentale galleria commerciale edificata tra il 1887 ed il 1890 per volontà del re Umberto I, due anni dopo l’approvazione della Legge per il Risanamento della città di Napoli. La Galleria fu la sede storica della loggia massonica Grande Oriente d’Italia, così come rappresentato dalla Stella di Davide che domina il tamburo della cupola. Nella splendida galleria, accessibile attraverso quattro ingressi di cui il principale affaccia sul teatro di San Carlo, hanno lavorato per più di 50 anni gli sciuscià, i lustrascarpe della città, dei quali ad oggi soltanto uno ne perpetua la tradizione.
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Galleria Umberto I
15 Via San Carlo
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ENTRATA LIBERA La galleria Umberto I è una monumentale galleria commerciale edificata tra il 1887 ed il 1890 per volontà del re Umberto I, due anni dopo l’approvazione della Legge per il Risanamento della città di Napoli. La Galleria fu la sede storica della loggia massonica Grande Oriente d’Italia, così come rappresentato dalla Stella di Davide che domina il tamburo della cupola. Nella splendida galleria, accessibile attraverso quattro ingressi di cui il principale affaccia sul teatro di San Carlo, hanno lavorato per più di 50 anni gli sciuscià, i lustrascarpe della città, dei quali ad oggi soltanto uno ne perpetua la tradizione.
Ubicata nel centro storico, tra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25 000 metri quadrati la piazza si presenta come una delle più grandi della città e d'Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni. Fate il gioco di Piazza Plebiscito: ponetevi al con le spalle rivolte al Palazzo Reale, all’estremità della Piazza e cercate di raggiungere l’estremità opposta, quella dominata dalla Basilica di San Francesco di Paola senza guardare. Dovreste riuscire a camminare in linea retta attraversando centralmente la piazza. Non ci riuscirete. Ovviamente avrete bisogno di un amico che vi controlli.
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Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito
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Ubicata nel centro storico, tra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25 000 metri quadrati la piazza si presenta come una delle più grandi della città e d'Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni. Fate il gioco di Piazza Plebiscito: ponetevi al con le spalle rivolte al Palazzo Reale, all’estremità della Piazza e cercate di raggiungere l’estremità opposta, quella dominata dalla Basilica di San Francesco di Paola senza guardare. Dovreste riuscire a camminare in linea retta attraversando centralmente la piazza. Non ci riuscirete. Ovviamente avrete bisogno di un amico che vi controlli.
Orari Appartamento Storico 9.00 ‒ 20.00 (ultimo ingresso 19.00) Chiuso: mercoledì , 1 gennaio e 25 dicembre Aperture Festive 9, 10, 25 aprile, 1 maggio Orari Galleria del Tempo 9.00 ‒ 19.00 (ultimo ingresso 18.00) Chiuso: mercoledì , 1 gennaio e 25 dicembre Aperture Festive 9, 10, 25 aprile, 1 maggio Aperture straordinarie 5, 12, 19 e 26 aprile Orari Giardino Romantico Apertura: 9.00 Chiusura: Da novembre a gennaio 16.30 Febbraio 17.30 Marzo e ottobre 18.00 Aprile e settembre 19.00 Da maggio ad agosto 20.00 Orari Giardino Pensile Accesso senza guida (durata 15 minuti): lun-mar-gio-ven. 11.00, 12.00, 13.00 e 15.15, sab. 13.00 e 14.30, dom. 15.15 Visite guidate (durata 40 minuti): sab. 11.00, 12.00, 15.30 e 16.15 - dom. e giorni festivi 11.00, 11.45 e 12.30 Dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 solo per gruppi scolastici o di adulti su prenotazione (a partire dal 1° aprile 2023) Durante le giornate gratuite e le aperture serali non si effettueranno visite al Giardino Pensile Orari Androne delle Carrozze Accesso gratuito tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 Biglietti Appartamento + Galleria del Tempo + Mostre temporanee Intero: € 11 Ridotto: € 3 (Cittadini CE 18-25 anni non compiuti) Gratuito minori di 18 anni Biglietti Giardino Pensile € 2, oltre biglietto del museo, per accesso senza guida (gratuità secondo normativa). € 5, oltre biglietto del museo, con visita guidata - (accesso gratuito fino ai 6 anni) Palazzo Reale ha rappresentato per oltre tre secoli il centro del potere a Napoli e in tutta l’Italia meridionale. Con la sua mole grigia e rossa affacciata su piazza Plebiscito e sul golfo, costituisce una vera e propria porta della città verso il mare. Dentro questo imponente e severo edificio si celano una serie di porticati, cortili e giardini che conducono a spazi un tempo occupati dalla corte e dalle tante funzioni di servizio di una reggia. Oggi quelle funzioni sono state sostituite da un museo e da altri istituti culturali (la Biblioteca Nazionale, il Teatro di San Carlo). Nell’Appartamento Storico dipinti, marmi, stucchi, arazzi e arredi preziosi raccontano le vite degli occupanti del Palazzo e con esse tanti momenti salienti della storia d’Italia e d’Europa.
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Royal Palace ng Naples
1 Piazza del Plebiscito
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Orari Appartamento Storico 9.00 ‒ 20.00 (ultimo ingresso 19.00) Chiuso: mercoledì , 1 gennaio e 25 dicembre Aperture Festive 9, 10, 25 aprile, 1 maggio Orari Galleria del Tempo 9.00 ‒ 19.00 (ultimo ingresso 18.00) Chiuso: mercoledì , 1 gennaio e 25 dicembre Aperture Festive 9, 10, 25 aprile, 1 maggio Aperture straordinarie 5, 12, 19 e 26 aprile Orari Giardino Romantico Apertura: 9.00 Chiusura: Da novembre a gennaio 16.30 Febbraio 17.30 Marzo e ottobre 18.00 Aprile e settembre 19.00 Da maggio ad agosto 20.00 Orari Giardino Pensile Accesso senza guida (durata 15 minuti): lun-mar-gio-ven. 11.00, 12.00, 13.00 e 15.15, sab. 13.00 e 14.30, dom. 15.15 Visite guidate (durata 40 minuti): sab. 11.00, 12.00, 15.30 e 16.15 - dom. e giorni festivi 11.00, 11.45 e 12.30 Dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 solo per gruppi scolastici o di adulti su prenotazione (a partire dal 1° aprile 2023) Durante le giornate gratuite e le aperture serali non si effettueranno visite al Giardino Pensile Orari Androne delle Carrozze Accesso gratuito tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 Biglietti Appartamento + Galleria del Tempo + Mostre temporanee Intero: € 11 Ridotto: € 3 (Cittadini CE 18-25 anni non compiuti) Gratuito minori di 18 anni Biglietti Giardino Pensile € 2, oltre biglietto del museo, per accesso senza guida (gratuità secondo normativa). € 5, oltre biglietto del museo, con visita guidata - (accesso gratuito fino ai 6 anni) Palazzo Reale ha rappresentato per oltre tre secoli il centro del potere a Napoli e in tutta l’Italia meridionale. Con la sua mole grigia e rossa affacciata su piazza Plebiscito e sul golfo, costituisce una vera e propria porta della città verso il mare. Dentro questo imponente e severo edificio si celano una serie di porticati, cortili e giardini che conducono a spazi un tempo occupati dalla corte e dalle tante funzioni di servizio di una reggia. Oggi quelle funzioni sono state sostituite da un museo e da altri istituti culturali (la Biblioteca Nazionale, il Teatro di San Carlo). Nell’Appartamento Storico dipinti, marmi, stucchi, arazzi e arredi preziosi raccontano le vite degli occupanti del Palazzo e con esse tanti momenti salienti della storia d’Italia e d’Europa.
ENTRATA LIBERA Orari di apertura: - nel periodo estivo (con l’applicazione dell’ora legale): - nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 19.30 – ultimo accesso ore 19.00 nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30 - nel periodo invernale (con la disattivazione dell’ora legale): - nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 18.30 – ultimo accesso ore 18.00 - nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30 Il castel dell’Ovo (in latino, castrum Ovi), è il più antico castello di Napoli che sorge sull’isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, vi approdò la sirena Partenope che diede il primo nome alla città antica, primo insediamento dei greci, i Cumani (di origine greco-euboica), nella metà del VII secolo a.C. Dopo l’isolotto fu colonizzata anche la terraferma, rappresentata dal Monte Echia (l’attuale borgo di Santa Lucia), dove sorse il primo centro abitato dell’antica Neapolis. L’isolotto fu poi collegato alla terraferma ed il patrizio romano Licinio Lucullo vi costruì una splendida ed elegante villa, il Castrum Lucullanum, che restò sul sito fino all’epoca tardoromana. Molteplici furono gli eventi che danneggiarono l’originario aspetto normanno del castello, che fu soggetto a diversi lavori di ricostruzione nel corso del periodo angioino ed aragonese. Esso giace su un isolotto composto da tufo, chiamato di Megaride e secondo la leggenda, fu in questo pezzo di terra che approdò la sirena Partenope, colei che diede il primo omonimo nome all’antica Napoli, fondata dai greci cumani, intorno al VIII secolo a.C. Lo scoglio con porticciolo turistico è attualmente famoso con il nome di Borgo Marinari ed è davvero molto amato dai napoletani e non solo, soprattutto quando, d’estate, la brezza marina attenua il caldo e concede refrigerio ai visitatori grazie alla presenza della baia dove si ergono ristoranti e locali tipici. Borgo Marinari è collegato alla terraferma da un ponte che lo lega esattamente al lungomare di Napoli, in via Partenope. Il primo antico centro abitato fu fondato sulla propaggine naturale del Monte Echia, il quale fu conquistato subito dopo la presa dell’isolotto; l’isolotto è collegato da un istmo di roccia alla terraferma e in esso, ancora oggi, si erge il rione di Santa Lucia. Secondo la leggenda, il castello non crolla grazie alla presenza dell’uovo, e per questo è ancora vivo nella memoria dei napoletani il leggendario “pronto intervento” della Regina Giovanna I che, dopo gli ingenti danni subiti dalla città in seguito all’evento sismico del 1370, giurò di aver provveduto in fretta alla sostituzione dell’uovo, per tranquillizzare il popolo e sfatare così l’idea che Napoli fosse in preda alla sventura.
445 lokal ang nagrerekomenda
Kastilyong Ovo
3 Via Eldorado
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ENTRATA LIBERA Orari di apertura: - nel periodo estivo (con l’applicazione dell’ora legale): - nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 19.30 – ultimo accesso ore 19.00 nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30 - nel periodo invernale (con la disattivazione dell’ora legale): - nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 18.30 – ultimo accesso ore 18.00 - nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30 Il castel dell’Ovo (in latino, castrum Ovi), è il più antico castello di Napoli che sorge sull’isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, vi approdò la sirena Partenope che diede il primo nome alla città antica, primo insediamento dei greci, i Cumani (di origine greco-euboica), nella metà del VII secolo a.C. Dopo l’isolotto fu colonizzata anche la terraferma, rappresentata dal Monte Echia (l’attuale borgo di Santa Lucia), dove sorse il primo centro abitato dell’antica Neapolis. L’isolotto fu poi collegato alla terraferma ed il patrizio romano Licinio Lucullo vi costruì una splendida ed elegante villa, il Castrum Lucullanum, che restò sul sito fino all’epoca tardoromana. Molteplici furono gli eventi che danneggiarono l’originario aspetto normanno del castello, che fu soggetto a diversi lavori di ricostruzione nel corso del periodo angioino ed aragonese. Esso giace su un isolotto composto da tufo, chiamato di Megaride e secondo la leggenda, fu in questo pezzo di terra che approdò la sirena Partenope, colei che diede il primo omonimo nome all’antica Napoli, fondata dai greci cumani, intorno al VIII secolo a.C. Lo scoglio con porticciolo turistico è attualmente famoso con il nome di Borgo Marinari ed è davvero molto amato dai napoletani e non solo, soprattutto quando, d’estate, la brezza marina attenua il caldo e concede refrigerio ai visitatori grazie alla presenza della baia dove si ergono ristoranti e locali tipici. Borgo Marinari è collegato alla terraferma da un ponte che lo lega esattamente al lungomare di Napoli, in via Partenope. Il primo antico centro abitato fu fondato sulla propaggine naturale del Monte Echia, il quale fu conquistato subito dopo la presa dell’isolotto; l’isolotto è collegato da un istmo di roccia alla terraferma e in esso, ancora oggi, si erge il rione di Santa Lucia. Secondo la leggenda, il castello non crolla grazie alla presenza dell’uovo, e per questo è ancora vivo nella memoria dei napoletani il leggendario “pronto intervento” della Regina Giovanna I che, dopo gli ingenti danni subiti dalla città in seguito all’evento sismico del 1370, giurò di aver provveduto in fretta alla sostituzione dell’uovo, per tranquillizzare il popolo e sfatare così l’idea che Napoli fosse in preda alla sventura.
ENTRATA LIBERA La vita del borgo è legata alle attività del suo porticciolo e di quelle del confinante borgo Santa Lucia di cui costituisce lo sbocco a mare. In passato da qui partivano gli scafi blu dei contrabbandieri di sigarette. Solo negli anni '90 le forze dell'ordine sono riuscite a debellare definitivamente questi lucrosi traffici. Oggi il borgo è stato ripulito e ospita prevalentemente attività culturali e turistiche. Il porticciolo supporta il funzionamento dei circoli nautici della banchina Santa Lucia dove sono ormeggiati numerosi motoscafi, yacht e barche a vela. Oltre al castello, il borgo consta di poche abitazioni. I sei palazzi, tutti a due piani, ed al centro c'è una piazzetta. Data la vocazione turistica, le attività commerciali sono per lo più bar e ristoranti, ma non mancano negozi ed officine per la nautica.
75 lokal ang nagrerekomenda
Borgo Marinari
Piazzetta Marinari
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ENTRATA LIBERA La vita del borgo è legata alle attività del suo porticciolo e di quelle del confinante borgo Santa Lucia di cui costituisce lo sbocco a mare. In passato da qui partivano gli scafi blu dei contrabbandieri di sigarette. Solo negli anni '90 le forze dell'ordine sono riuscite a debellare definitivamente questi lucrosi traffici. Oggi il borgo è stato ripulito e ospita prevalentemente attività culturali e turistiche. Il porticciolo supporta il funzionamento dei circoli nautici della banchina Santa Lucia dove sono ormeggiati numerosi motoscafi, yacht e barche a vela. Oltre al castello, il borgo consta di poche abitazioni. I sei palazzi, tutti a due piani, ed al centro c'è una piazzetta. Data la vocazione turistica, le attività commerciali sono per lo più bar e ristoranti, ma non mancano negozi ed officine per la nautica.
Via Caracciolo è la lunga e larga promenade di Napoli: un lungomare che parte da Mergellina e arriva a piazza Vittoria, fiancheggiando la villa Comunale e la Riviera di Chiaia, antica spiaggia della città. Solitamente strada a scorrimento veloce, ma con ampi marciapiedi per passeggiare, fare sport e respirare aria di mare, la strada si popola di famiglie, bambini, sportivi, saltimbanchi e artisti di strada nelle saltuarie domeniche in cui viene chiusa al traffico, e dedicata allo svago dei cittadini. Fino alla fine dell'800, il mare giungeva quasi fino ai palazzi della Riviera di Chiaia; poi si decise di colmare la spiaggia, creando questa nuova strada.
148 lokal ang nagrerekomenda
Via Francesco Caracciolo
Via Francesco Caracciolo
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Via Caracciolo è la lunga e larga promenade di Napoli: un lungomare che parte da Mergellina e arriva a piazza Vittoria, fiancheggiando la villa Comunale e la Riviera di Chiaia, antica spiaggia della città. Solitamente strada a scorrimento veloce, ma con ampi marciapiedi per passeggiare, fare sport e respirare aria di mare, la strada si popola di famiglie, bambini, sportivi, saltimbanchi e artisti di strada nelle saltuarie domeniche in cui viene chiusa al traffico, e dedicata allo svago dei cittadini. Fino alla fine dell'800, il mare giungeva quasi fino ai palazzi della Riviera di Chiaia; poi si decise di colmare la spiaggia, creando questa nuova strada.
Orari 09.00 – 19.30 giorno di chiusura settimanale: martedì* Secondo quanto previsto dal Decreto-Legge 1° giugno 2023, n. 61 “Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023” (c.d Decreto alluvioni), il prezzo del biglietto di ogni tipologia è incrementato di € 1,00 nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre, fatta eccezione per il titolo d’ingresso gratuito, al fine di finanziare e avviare gli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato in conseguenza dell’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia Romagna Intero nominativo - valido per due giorni consecutivi di apertura del Museo € 22.00 € 23.00 dal 15 giugno al 15 settembre N.B. Il biglietto cumulativo a tariffa intera per i gruppi non è valido 2 giorni. I componenti del gruppo possono decidere di acquistare biglietti individuali nominativi validi 2 giorni. Ridotto € 2.00 € 3.00 dal 15 giugno al 15 settembre per i cittadini tra i 18 e i 25 anni*: - degli Stati membri dell’UE e dei Paesi SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) - di Paesi extra-UE a condizioni di reciprocità (Svizzera e Uruguay) - extra-comunitari titolari della carta di soggiorno o di un permesso di soggiorno rilasciato per i motivi elencati sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Famiglia € 40.00 (due adulti) € 42.00 dal 15 giugno al 15 settembre Speciale € 11.00 € 12.00 dal 15 giugno al 15 settembre -titolari di Artecard (dopo aver esaurito gli ingressi gratuiti) -accompagnatore di abbonato OpenMANN. Gratuito -Cittadini sotto i 18 anni della Comunità Europea ed extracomunitari. -Personale docente italiano della scuola di ruolo o con contratto a termine dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche, che dimostri la docenza nell’anno in corso -Portatori di handicap -Per tutti la prima domenica del mese #domenicaalmuseo, 25 aprile 2023, 2 giugno 2023 e 4 novembre 2023 il Museo è sempre aperto nei giorni festivi fatta eccezione per il 25 dicembre e 1 gennaio *quando il martedì coincide con un giorno festivo il Museo è aperto e posticipa la chiusura al mercoledì successivo Aperture speciali di martedì anno 2023: 25 aprile 2023 (chiuso mercoledì 26) 15 agosto 2023 (chiuso mercoledì16) 19 settembre 2023 (chiuso mercoledì 20) 26 dicembre 2023 (chiuso mercoledì 27
796 lokal ang nagrerekomenda
Naples National Archaeological Museum
18 Piazza Museo
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Orari 09.00 – 19.30 giorno di chiusura settimanale: martedì* Secondo quanto previsto dal Decreto-Legge 1° giugno 2023, n. 61 “Interventi urgenti per fronteggiare l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023” (c.d Decreto alluvioni), il prezzo del biglietto di ogni tipologia è incrementato di € 1,00 nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre, fatta eccezione per il titolo d’ingresso gratuito, al fine di finanziare e avviare gli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato in conseguenza dell’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia Romagna Intero nominativo - valido per due giorni consecutivi di apertura del Museo € 22.00 € 23.00 dal 15 giugno al 15 settembre N.B. Il biglietto cumulativo a tariffa intera per i gruppi non è valido 2 giorni. I componenti del gruppo possono decidere di acquistare biglietti individuali nominativi validi 2 giorni. Ridotto € 2.00 € 3.00 dal 15 giugno al 15 settembre per i cittadini tra i 18 e i 25 anni*: - degli Stati membri dell’UE e dei Paesi SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) - di Paesi extra-UE a condizioni di reciprocità (Svizzera e Uruguay) - extra-comunitari titolari della carta di soggiorno o di un permesso di soggiorno rilasciato per i motivi elencati sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Famiglia € 40.00 (due adulti) € 42.00 dal 15 giugno al 15 settembre Speciale € 11.00 € 12.00 dal 15 giugno al 15 settembre -titolari di Artecard (dopo aver esaurito gli ingressi gratuiti) -accompagnatore di abbonato OpenMANN. Gratuito -Cittadini sotto i 18 anni della Comunità Europea ed extracomunitari. -Personale docente italiano della scuola di ruolo o con contratto a termine dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche, che dimostri la docenza nell’anno in corso -Portatori di handicap -Per tutti la prima domenica del mese #domenicaalmuseo, 25 aprile 2023, 2 giugno 2023 e 4 novembre 2023 il Museo è sempre aperto nei giorni festivi fatta eccezione per il 25 dicembre e 1 gennaio *quando il martedì coincide con un giorno festivo il Museo è aperto e posticipa la chiusura al mercoledì successivo Aperture speciali di martedì anno 2023: 25 aprile 2023 (chiuso mercoledì 26) 15 agosto 2023 (chiuso mercoledì16) 19 settembre 2023 (chiuso mercoledì 20) 26 dicembre 2023 (chiuso mercoledì 27
Il Museo e il Real Bosco di Capodimonte sorgono su una delle colline che incorniciano la città di Napoli. Il Palazzo custodisce una collezione d’arte tra le più importanti d’Italia ed è circondato da un parco di rara bellezza e varietà botanica. Capodimonte ha incantato re e regine, scrittori e artisti, ambasciatori e viaggiatori di ogni luogo. Visitare il Museo è come percorrere un manuale della storia dell’arte, il suo bosco è un enorme polmone verde che si affaccia sulla città e sul golfo. Orario dal giovedì al martedì 8.30 - 19.30 la biglietteria chiude un'ora prima PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUGLI ORARI DELLE GALLERIE CLICCA QUI Chiusura mercoledì 25 dicembre domenica 30 aprile 2023 chiusura del parco dalle ore 13.30 Web Museo e Real Bosco di Capodimonte Caratteristiche Assistenza telefonica Accessibile Accessibilità Sito accessibile. Sono disponibili sedie per visitatori con diverse abilità.
372 lokal ang nagrerekomenda
Museo at Real Bosco di Capodimonte
2 Via Miano
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Il Museo e il Real Bosco di Capodimonte sorgono su una delle colline che incorniciano la città di Napoli. Il Palazzo custodisce una collezione d’arte tra le più importanti d’Italia ed è circondato da un parco di rara bellezza e varietà botanica. Capodimonte ha incantato re e regine, scrittori e artisti, ambasciatori e viaggiatori di ogni luogo. Visitare il Museo è come percorrere un manuale della storia dell’arte, il suo bosco è un enorme polmone verde che si affaccia sulla città e sul golfo. Orario dal giovedì al martedì 8.30 - 19.30 la biglietteria chiude un'ora prima PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUGLI ORARI DELLE GALLERIE CLICCA QUI Chiusura mercoledì 25 dicembre domenica 30 aprile 2023 chiusura del parco dalle ore 13.30 Web Museo e Real Bosco di Capodimonte Caratteristiche Assistenza telefonica Accessibile Accessibilità Sito accessibile. Sono disponibili sedie per visitatori con diverse abilità.
Castel Nuovo sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 18:30. I visitatori possono scegliere tra 7 turni d'ingresso, ognuno per un numero massimo di 60 partecipanti, secondo i seguenti orari: 08.30, 10.00, 11.30, 13.00, 14.30, 16.00, 17.00. Castel Nuovo, chiamato anche Maschio Angioino o Mastio Angioino, è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli.
212 lokal ang nagrerekomenda
Museo Civico di Castel Nuovo
Via Vittorio Emanuele III
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Castel Nuovo sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 18:30. I visitatori possono scegliere tra 7 turni d'ingresso, ognuno per un numero massimo di 60 partecipanti, secondo i seguenti orari: 08.30, 10.00, 11.30, 13.00, 14.30, 16.00, 17.00. Castel Nuovo, chiamato anche Maschio Angioino o Mastio Angioino, è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli.
Biglietto Standard da 8,00 € da Martedì a Domenica 10:00 - 14:00 (ultimo ingresso ore 13 :00) 15:00 - 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00). Entrare nello storico acquario pubblico di Napoli, il più antico ancora funzionante, ideato per mostrare gli ecosistemi e la biodiversità del Golfo di Napoli e più in generale del Mediterraneo e la loro possibile evoluzione in relazione ai cambiamenti, significa varcare la soglia del tempo ed immergersi nel sogno del suo fondatore, lo zoologo Anton Dohrn, di fornire e diffondere la conoscenza del mondo sottomarino. L’Aquarium, infatti, fu inaugurato nel 1874 dopo solo due anni dalla fondazione della stessa Stazione Zoologica, “il grande albergo degli scienziati”, come la definì Benedetto Croce, avvenuta nel marzo 1872, per assolvere alla triplice funzione di osservazione diretta del mare, intrattenimento divulgativo e finanziamento della ricerca. Troverete la flora e la fauna tipica del Mediterraneo in una struttura illuminata naturalmente da aperture nel tetto.
29 lokal ang nagrerekomenda
Acquario Della Stazione Zoologica Di Napoli
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Biglietto Standard da 8,00 € da Martedì a Domenica 10:00 - 14:00 (ultimo ingresso ore 13 :00) 15:00 - 19:00 (ultimo ingresso ore 18:00). Entrare nello storico acquario pubblico di Napoli, il più antico ancora funzionante, ideato per mostrare gli ecosistemi e la biodiversità del Golfo di Napoli e più in generale del Mediterraneo e la loro possibile evoluzione in relazione ai cambiamenti, significa varcare la soglia del tempo ed immergersi nel sogno del suo fondatore, lo zoologo Anton Dohrn, di fornire e diffondere la conoscenza del mondo sottomarino. L’Aquarium, infatti, fu inaugurato nel 1874 dopo solo due anni dalla fondazione della stessa Stazione Zoologica, “il grande albergo degli scienziati”, come la definì Benedetto Croce, avvenuta nel marzo 1872, per assolvere alla triplice funzione di osservazione diretta del mare, intrattenimento divulgativo e finanziamento della ricerca. Troverete la flora e la fauna tipica del Mediterraneo in una struttura illuminata naturalmente da aperture nel tetto.

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Le mie preferite
Sotto palazzi e vicoli di Napoli, è racchiuso un patrimonio storico ed artistico inestimabile. Una rara testimonianza di pittura ed architettura ellenica in via dei Cristallini nel Rione Sanità di Napoli La storia dell’Ipogeo dei Cristallini risale a più di 2300 anni fa. L’Ipogeo dei Cristallini è aperto dal martedi alla domenica con turni di visite dalle ore 10.00 alle ore 14.00. ll venerdi sono previsti turni di visita anche alle ore 18.00 ed alle ore 19.00 con aperitivo incluso. Per garantire a tutti una visita in sicurezza e per continuare a preservare le preziose pitture, i turni di visita durano circa 45 minuti per un numero massimo consentito di 10 persone per volta. La prenotazione online consente di scegliere la data e la fascia oraria desiderate. Biglietto Standard con visita guidata € 18 audioguida € 14 il venerdì ore 18.00 e ore 19.00 con aperitivo incluso e visita guidata € 25 (non vengono applicate riduzioni) Biglietto ridotto studenti e over 70 con visita guidata € 14 studenti e over 70 con audioguida € 12 soci FAI con visita guidata € 14 soci FAI con audioguida € 12 in possesso di biglietto della settimana in corso del museo MANN con visita guidata € 14 in possesso di biglietto della settimana in corso in corso del museo MANN con audioguida € 12 Abbonati o in possesso di biglietto del mese in corso al Teatro San Carlo con visita guidata € 14 Abbonati o in possesso di biglietto del mese in corso al Teatro San Carlo con audioguida € 12
Ipogeo dei Cristallini necropoli ellenistica
Sotto palazzi e vicoli di Napoli, è racchiuso un patrimonio storico ed artistico inestimabile. Una rara testimonianza di pittura ed architettura ellenica in via dei Cristallini nel Rione Sanità di Napoli La storia dell’Ipogeo dei Cristallini risale a più di 2300 anni fa. L’Ipogeo dei Cristallini è aperto dal martedi alla domenica con turni di visite dalle ore 10.00 alle ore 14.00. ll venerdi sono previsti turni di visita anche alle ore 18.00 ed alle ore 19.00 con aperitivo incluso. Per garantire a tutti una visita in sicurezza e per continuare a preservare le preziose pitture, i turni di visita durano circa 45 minuti per un numero massimo consentito di 10 persone per volta. La prenotazione online consente di scegliere la data e la fascia oraria desiderate. Biglietto Standard con visita guidata € 18 audioguida € 14 il venerdì ore 18.00 e ore 19.00 con aperitivo incluso e visita guidata € 25 (non vengono applicate riduzioni) Biglietto ridotto studenti e over 70 con visita guidata € 14 studenti e over 70 con audioguida € 12 soci FAI con visita guidata € 14 soci FAI con audioguida € 12 in possesso di biglietto della settimana in corso del museo MANN con visita guidata € 14 in possesso di biglietto della settimana in corso in corso del museo MANN con audioguida € 12 Abbonati o in possesso di biglietto del mese in corso al Teatro San Carlo con visita guidata € 14 Abbonati o in possesso di biglietto del mese in corso al Teatro San Carlo con audioguida € 12
Il Museo Anatomico della Università Luigi Vanvitelli è una delle più interessanti ed antiche istituzioni scientifiche del settore. Oggi fa parte del MUSA (centro musei universitari) assieme al Museo Farmacologico, agli archivi museali universitari, alle sezioni di Farmacologia, di Stomatologia, quella Bibliografica e quella Artistica. Le raccolte museali del Museo di Anatomia derivano sia dalle antiche collezioni degli ospedali storici napoletani che da quelle dei gabinetti dei naturalisti del cinquecento e del seicento. Sarà visitabile nei seguenti giorni: Lunedì – Martedì – Giovedì – Venerdì: 10:00 – 14:00 il Mercoledì 10:00 – 16:00. La prenotazione sul sito è obbligatoria. Una bellissima occasione per conoscere e scoprire uno tra i più antichi e completi musei del genere al mondo, conoscendo le sue collezioni anche attraverso l’utilizzo di nuovi sistemi digitali come l’App MUSA, in italiano ed inglese.
MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti
5 Via Luciano Armanni
Il Museo Anatomico della Università Luigi Vanvitelli è una delle più interessanti ed antiche istituzioni scientifiche del settore. Oggi fa parte del MUSA (centro musei universitari) assieme al Museo Farmacologico, agli archivi museali universitari, alle sezioni di Farmacologia, di Stomatologia, quella Bibliografica e quella Artistica. Le raccolte museali del Museo di Anatomia derivano sia dalle antiche collezioni degli ospedali storici napoletani che da quelle dei gabinetti dei naturalisti del cinquecento e del seicento. Sarà visitabile nei seguenti giorni: Lunedì – Martedì – Giovedì – Venerdì: 10:00 – 14:00 il Mercoledì 10:00 – 16:00. La prenotazione sul sito è obbligatoria. Una bellissima occasione per conoscere e scoprire uno tra i più antichi e completi musei del genere al mondo, conoscendo le sue collezioni anche attraverso l’utilizzo di nuovi sistemi digitali come l’App MUSA, in italiano ed inglese.
Santa Luciella è una piccola chiesa nel cuore del centro antico di Napoli, situata nel vicolo che ai tempi dell’antica Roma chiamavano “vicus Cornelianus” (oggi vico Santa Luciella) che collega San Biagio dei Librai a San Gregorio Armeno. Qui, fino alla prima metà degli anni 90′, si praticava il diffuso culto napoletano delle “anime pezzentelle“: i teschi si adottavano, ci si prendeva cura di loro e della loro anima. Chi frequentava la chiesa aveva una predilezione soprattutto per il teschio con le orecchie. Nell’immaginario popolare il teschio con le orecchie possedeva e possiede un canale preferenziale: le orecchie. Questo particolare delle orecchie permetterebbe di mettere in collegamento il mondo dei vivi e dei morti esaudendo ogni tipo di richiesta nel più breve tempo possibile. Aperti: Tutta la settimana dalle 10:15 alle 18:30 attraverso visite guidate che partono ogni mezz'ora dalle 9.00 alle 18.00. Il costo del biglietto è di 5 € a persona.
7 lokal ang nagrerekomenda
Chiesa di Santa Luciella ai Librai
5 Vico Santa Luciella
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Santa Luciella è una piccola chiesa nel cuore del centro antico di Napoli, situata nel vicolo che ai tempi dell’antica Roma chiamavano “vicus Cornelianus” (oggi vico Santa Luciella) che collega San Biagio dei Librai a San Gregorio Armeno. Qui, fino alla prima metà degli anni 90′, si praticava il diffuso culto napoletano delle “anime pezzentelle“: i teschi si adottavano, ci si prendeva cura di loro e della loro anima. Chi frequentava la chiesa aveva una predilezione soprattutto per il teschio con le orecchie. Nell’immaginario popolare il teschio con le orecchie possedeva e possiede un canale preferenziale: le orecchie. Questo particolare delle orecchie permetterebbe di mettere in collegamento il mondo dei vivi e dei morti esaudendo ogni tipo di richiesta nel più breve tempo possibile. Aperti: Tutta la settimana dalle 10:15 alle 18:30 attraverso visite guidate che partono ogni mezz'ora dalle 9.00 alle 18.00. Il costo del biglietto è di 5 € a persona.